Dissoluzioni Orbitali by Géraldine Eggerickx

autore:Géraldine Eggerickx
La lingua: ita
Format: epub
editore: Géraldine Eggerickx e Ilaria Pippi
pubblicato: 2022-06-18T00:00:00+00:00

Dissoluzione orbitale

Lui

Lo sai? Questo bagno ti sarebbe piaciuto.

Quanto tempo sono rimasto ad aspettarti?

Tu ti arrabbi spesso e te ne sei scappata così tante volte. Come potevo immaginare che tu mi avresti lasciato sul serio, e soprattutto qui; cioè da nessuna parte.

Merda la luce si è spenta! Ma non saprei dire quando esattamente ... Per delle lunghe ore mi sono sbirciato allo specchio, immobile, ma a tratti preso da un’estrema agitazione. Ti giuro che avresti chiamato l’ambulanza. Ero da rinchiudere, soprattutto quando mi facevo del male fisico per non ascoltarti. Mi sono umiliato, come al solito e tu lo sai bene, te ne ho parlato centinaia di volte.

Anna ritorna ti prego! Non puoi lasciarmi davvero,

In questa casa nel buio totale.

Non riesco ad uscire dal bagno e il corridoio mi sembra andare all’infinito. Non arriverò neanche a scorgere la porta d’ingresso.

L’altra sera prima che tu te ne andassi, sarai d’accordo con me, siamo rientrati molto tardi, e tu conosci a memoria ogni angolo della baracca, non è giusto! La donna che ti ha lasciato la casa ti ha dato ogni dettaglio: dove aveva nascosto le chiavi, come avviare l’elettricità, tutte quelle cose alle quali non mi sono interessato, e lo rimpiango adesso!

Sì, avevi ragione tu, ma me ne frego, ci rinuncio così non discuteremo mai più; ad ogni modo non posso respirare senza di te.

Ho dei grossi dolori al petto, tutto si comprime là dentro, e talvolta sento il battito del mio cuore come il grave basso di un amplificatore malandato.

Anna! Sto per uscire dal bagno ed ho paura davvero. Ti chiamo ancora una volta, vieni maledizione!

Ho strisciato la mia mano sudata sul muro liscio del corridoio, non trovo l’interruttore, non trovo più niente. Sono a gattoni, strisciando verso quella che mi sembra essere la camera da letto che abbiamo condiviso l’altra sera. Ti ci sei chiusa a chiave vero? Dimmi che ti ci sei rinchiusa!

Per orgoglio non sono venuto ad elemosinare davanti alla porta poco fa, ma lo faccio adesso. Sto grattando alla porta, deforme sul pavimento. Anna apri la porta! Ho bisogno di te! Perché è così buio? Sono cieco e in più non sento nessun suono. Questo vuoto è insostenibile. Aiuto!

Io ti sento dietro questa porta. L’hai aperta giusto un po’, perversa che non sei altro. Anna sto entrando!

Sono preoccupato. La tua pelle è cambiata, il tuo corpo è cambiato, i tuoi confini, non riconosco più i tuoi arti che mi sembrano essere aumentati, e poi questa luminescenza, ti sei decisa ad essere l’unica fonte di luce in questa fottuta casa, nella mia vita. Sei proprio folle!

Ti amo da un corpo animale, mi distendo nudo sulla tua carne opulenta: sei immensa. Ti sei spalmata sul letto, migliaia di centimetri di pelle ricoprono la camera e io affondo in te.

Ho dormito come un bambino, ma tutto a un tratto questa voce immonda mi ha strappato dal sonno. Ho tentato di spiegarmi per quale sorte avversa mi sono risvegliato seduto a questa riunione, nell’ufficio del signor Champion. È la prima volta che mi succede .

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